Ogni qualvolta è possible ed il cliente acconsente, Spazio IT sviluppa ed installa le proprie soluzioni software su macchine virtuali. Questo approccio permette:
- a Spazio IT di avere un controllo completo sulla configurazione dello “stack” software utilizzato dalla soluzione;
- ad entrambi il cliente e Spazio IT di avere libertà e flessibilità totali su dove concretamente installare la macchina virtuale (un PC locale, un’infrastruttura di virtualizzazione locale, una VPS remota, un’infrastruttura di virtualizzazione remota o un’infrastruttura a cloud).
Macchina Virtuale Standard
La Macchina Virtuale Standard, che Spazio IT al momento propone/consiglia, ha la seguente configurazione:
- Sistema Operativo: consigliato CentOS, ma configurabile
- Numero di processori: configurabile
- RAM: configurabile
- 2 Dischi (con 2 “Volume Groups” LVM diversi, uno ciascuno), e cioè:
- “OS Disk”: che contiene il sistema operativo più, se e quando necessario, gli “add-ons” dell’infrastruttura di virtualizzazione (p.es. “VMware Tools”, “Virtual Box Additions”)
- “Application Disk”: che contiene sia i programmi che i dati dell’applicativo.
Entrambi i dischi hanno LVM e possono crescere o diminuire alla bisogna.
Portabilità Virtuale
L’infrastruttura di virtualizzazione preferita da Spazio IT è VMware; è per questo motivo che la macchina virtuale standard usa VMDK come formato per i dischi. In fatti, il formato VMDK consente un’interoperabilità immediata tra VMware e VirtualBox.
Nel caso la macchina virtuale dovesse essere installata/spostata su un’altra infrastruttura di virtualizzazione (p.es. Hyper-V, KVM) i dischi possono essere convertiti da un formato all’altro usando strumenti come qemu-img o Clonezilla. Questa conversione può essere eseguita in ogni momento, anche quando la macchina virtuale è operativa, e preserva tutti i dati degli utenti.
Un Esempio
Qui possiamo vedere la stessa macchina virtuale “guest” CentOS che gira su infrastrutture di virtualizzazione differenti.